Nomina del Professor Salvatore Lorusso a Visiting Professor dell’Università di Zhejiang (Cina)

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Un progetto di ricerca tra Italia e Cina, nato da un accordo tra l’Università di Bologna e l’Università di Zhejiang. A guidarlo sarà il docente Unibo Salvatore Lorusso, da poco nominato Professore Emerito dell’Istituto di Beni Culturali dell’ateneo cinese.

Se è vero che la storia stabilisce le identità che nascono dal passato e permette scambi e coesioni fra genti di diversa nazionalità, è altrettanto vero che ciò è riscontrabile nel poliedrico settore non solo commerciale ma anche scientifico fra vari Paesi a livello internazionale e intercontinentale.

E’ in questo mondo globalizzato, un mondo di scambi, aperto e interconnesso, organizzato come una rete vasta quanto il pianeta, che si stabiliscono collegamenti in un infinito annodarsi e riannodarsi, più fitto in certi luoghi favoriti sia dalla loro collocazione, sia da ciò che vi si produce o vi si commercia.

Di questa grande epopea delle merci, delle usanze, delle lingue e delle culture del mondo sono significativa testimonianza l’Italia e la Cina: due “historiae” ataviche e prestigiose, ma anche due differenti, sia geneticamente sia operativamente, metodologie di intendere, realizzare e promuovere progetti.

Ecco, quindi, come i bisogni dei due Paesi – ancorchè distanti geograficamente ma oltremodo vicini in intenti e obiettivi – siano confluiti in un progetto comune, racchiudendo e realizzando nella “creatività” entrambe le peculiarità che ne contraddistinguono le rispettive genetiche caratteristiche.

Essa, per quanto qui compete, si inquadra nelle tematiche e attività tracciate e perseguite nel settore dei beni culturali e ambientali, quale risultato della collaborazione fra il Cultural Heritage Institute of Zhejiang University in Cina e il Dipartimento di Beni Culturali –Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (sede di Ravenna) in Italia, nell’ambito dell’Agreement of Cooperation fra le due Università stipulato nel dicembre 2014 e relativo a: “Joint Research Laboratory for Cultural Heritage Diagnosis and Conservation”. Al riguardo ci si prefigge l’obiettivo di replicare il Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali nella Università di Zhejiang.

Ci si riferisce, in particolare, alle complesse problematiche relative alla tutela e valorizzazione di siti e manufatti di interesse storico-artistico e archeologico, in una integrazione completa e corretta di competenze di carattere storico-umanistico e tecnico-sperimentale rivolte alla conservazione e valorizzazione. A tal riguardo è indubbio che il territorio – in questo caso quello cinese – intervenendo nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico, può generare valore per la cultura e, contemporaneamente, trarre valore da essa.

La tecnologia e il know how, acquisiti lungo il corso degli anni dai componenti del Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali dell’Università di Bologna. fino a pervenire a “Istituto di eccellenza” fra gli Istituti pubblici ed universitari del Sistema Italia – come indicato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT), dall’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e da Change Performing Arts, società internazionale che organizza eventi artistici e culturali – sono resi disponibili nella realtà culturale cinese.

Ne è conseguito il progetto di ricerca “Anamnesi storica, conservazione e valorizzazione delle statue del tempio buddista Longxing di Qingzhou in  Cina”, che implica le seguenti fasi operative: anamnesi storica, diagnosi, intervento di restauro anche virtuale, conservazione, creazione di una banca dati, valorizzazione, monitoraggio ambientale.

Come diretto prosieguo di tale collaborazione, il 1° novembre 2015 è avvenuta la nomina a Visiting Professor dell’Università di Zhejiang di Salvatore Lorusso, già Emerito del suddetto Cultural Heritage Institute e Presidente of Academie Committee of National Cultural Heritage Preservation Alliance of a Cultural Relics Bureau of Zhejiang Province. La sua attività si svolgerà secondo le seguenti fasi procedurali:

  • La già avvenuta messa a punto, con il contributo di esperti in campo diagnostico, del restauro e informatico, del progetto di ricerca: “Anamnesi storica, conservazione e valorizzazione delle statue del tempio buddista Longxing di Quinzhou”, tra le maggiori scoperte archeologiche del XX secolo.
  • La già avvenuta revisione e pubblicazione in uno Special Issue N. 14-2 (2014) del Journal “Conservation Science in Cultural Heritage”, di cui il Prof. Lorusso è fondatore e Editor in Chief, dei lavori presentati nel novembre 2013 dai ricercatori e rappresentanti delle Università e dei Centri di Ricerca presenti in Cina all’”International Conference on Critical Heritage in Cross-Cultural Perspectives”. La partecipazione del Prof. Lorusso, invitato come rappresentante italiano, diede inizio alla collaborazione fra le due Università.
  • La successiva, anch’essa già avvenuta vasta documentazione fornita al Cultural Heritage Institute – che completa il suddetto progetto di ricerca – relativa a schede, immagini e risultanze di interventi di restauro effettuati su alcuni complessi architettonici e manufatti prestigiosi di interesse storico – artistico e monumentale, testimonianti la conseguita esperienza nel corso degli anni in vari siti presi in esame.
  • A tali fasi farà seguito l’attività del Prof. Lorusso con lo studio e la ricerca, in accordo con il Direttore e i componenti del Cultural Heritage Institute, su alcuni campioni e frammenti scelti opportunamente, inviati dall’Università di Zhejiang e relativi alle statue buddiste oggetto di indagine. La ricerca sperimentale sul comportamento dei materiali costituenti, sulla riadesione dei frammenti, sulla pulitura, sul consolidamento delle dorature e cromie presenti su tali campioni, precederà l’intervento di diagnosi e restauro sulle stesse statue, risultando di grande importanza pratica, perché permetterebbe di ridurre sensibilmente i tempi di permanenza in Cina necessari per la diagnosi, il restauro, la messa a punto del software per l’intervento virtuale e il controllo dell’ambiente di conservazione, quando si opererà sulla collezione delle sculture.
  • Ma è altrettanto importante far presente che il Prof. Lorusso svolgerà anche cicli di lezione sulla chimica dei materiali, sul loro degrado a seguito di condizioni ambientali non idonee e/o di interventi non corretti e su tematiche relative alla tutela, valorizzazione e prevenzione nel settore dei beni culturali e ambientali.
  • Quanto evidenziato in precedenza sarà fondamentale per la conseguente messa a punto del Laboratorio Diagnostico nella realtà universitaria cinese sull’esempio di quello dell’Università di Bologna con sede a Ravenna.
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